Come fare la marmellata
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Come fare la marmellata di primule
Belle e colorate, le primule adornano le nostre case regalando un assaggio di primavera. Ora vedremo come fare la marmellata di primule! Particolarmente facili da curare, queste splendide piantine possono diventare l’ingrediente principale per deliziosi manicaretti culinari.
Tra le ricette più ricercate e preparate c’è la marmellata, ottenuta utilizzando i variopinti petali dei fiori.
Sarà sufficiente raccoglierne circa 350 grammi per confezionare cinque o sei vasetti di dimensione tradizionale.
Ricetta Marmellata di primule
Gli ingredienti necessari per preparare un’ottima marmellata di primule sono:
i petali (350 grammi)
lo zucchero (800 grammi più due cucchiai)
un bicchiere d’acqua naturale (250 millilitri).
Il procedimento non è assolutamente laborioso e ricorda il classico metodo che si utilizza per fare la confettura con la frutta. Il primo passaggio consiste nel raccogliere i petali, lisci e profumati, e sciacquarli bene sotto un delicato filo di acqua corrente. Tamponarli con un foglio di carta assorbente per eliminare l’acqua in eccesso e versarli in un mixer.
Aggiungere due cucchiai da cucina di zucchero.
Frullare il tutto fino ad ottenere uno composto dalla consistenza abbastanza morbida. Mettere in un pentolino gli 800 grammi di zucchero e il bicchiere di acqua, adagiarlo sul fuoco acceso con fiamma bassa. Mescolare costantemente, evitando che si attacchi, fino a che gli ingredienti si saranno trasformati in uno sciroppo fluido e viscoso color caramello.
Togliere il pentolino dal fuoco e mischiare il composto di fiori e zucchero. Amalgamare bene, girando delicatamente sempre nello stesso verso.
Rimettere il preparato sul fuoco e, sempre a fiamma bassa, portarlo a ebollizione. Mescolare il composto, evitando che si attacchi o si bruci, e lasciarlo cuocere una mezz’ora circa. A questo punto la nostra marmellata sarà pronta.
Attendere che si raffreddi e si solidifichi un po’, e riempire i vasetti che andranno poi chiusi ermeticamente.
La conservazione è identica a quella delle marmellate con frutta: se il vasetto è chiuso bene il prodotto si conserverà anche più di un anno. Una volta aperto, il barattolo dovrà essere conservato in frigo e consumato in circa dieci giorni.
Variante marmellata di primule
Esiste anche una variante di questa classica ricetta che prevede l’utilizzo di zucchero di canna e l’aggiunta di tre mele gialle.
500 grammi di fiori di primule
tre mele gialle un po’ farinose
200 grammi di zucchero grezzo di canna più due cucchiai
un bicchiere di acqua.
Il procedimento è lo stesso sopra riportato. Si differenzia solo perché prima di unire il trito di petali e zucchero allo sciroppo si dovranno inserire i piccoli pezzetti di mele, sbucciate e prive del torsolo.
Anche questo composto dovrà cuocere poi per circa una mezz’oretta. La marmellata di primule ha un sapore delicato ma al contempo deciso.
Ideale per la prima colazione, spalmata su una fetta di pane o su una fetta biscottata, è ottima anche da utilizzare per preparare dolcetti.
Le crostate o i fagottini sono le preparazioni più comuni che tanto piacciono anche ai bambini.
Essendo ancora poco usuale annoverare i fiori tra gli ingredienti tipici della cucina, potrete stupire parenti e amici organizzando una cena a tema che utilizza le primule come ingrediente principale. Ci sono infatti molte ricette che coprono un intero menù dall’antipasto al dolce.
Come fare la marmellata di mele cotogne
Come fare marmellata di mele cotogne?
Per cominciare le mele o pere cotogne non esistono, o meglio, è il nome comune che viene attribuito alle cotogne, i frutti del cotogno. Per forma possono essere più allungate o più rotondeggianti, di colore giallognolo e ricoperte da una fitta peluria. Originarie dell’Oriente, oggi si trovano in tutta Europa e in Italia particolarmente in Puglia, Campania e Sicilia.La polpa è molto consistente, il gusto tipicamente astringente e l’odore intenso.
Per le loro caratteristiche, le cotogne solitamente non si consumano crude, se non molto mature.In cucina vengono cotte per fare confetture, gelatine, mostarde e cotognate, ma possono essere anche un ottimo contorno per arrosti, selvaggina o carne di agnello. Dalle mele cotogne si ottiene anche un ottimo aceto, una gradevole grappa e un caratteristico sidro.
Ricette marmellata di mele cotogne
Ingredienti:
2 kg di Mele Cotogne
1 1/2 circa di Zucchero
Succo di limone
Procedere lavando le mele e mettendole, ricoperte di acqua fredda, a sobbollire in una pentola larga. Fare in modo che l’acqua di cottura sia abbondante e le mele cotogne possano galleggiare. Da quando l’acqua bolle, il tempo di cottura sarà circa di un quarto d’ora. Quando la pelle si sarà crepata, togliere dal fuoco e mettere a raffreddare e ad asciugare le mele cotogne in un colapasta. A questo punto potete sbucciare le mele cotogne e passarle in un passaverdura dopo averle fatte in pezzettoni. Se volete un prodotto migliore potete scartare la parte più interna del frutto poiché è più dura e fibrosa. Si otterrà così una passata dalla consistenza fine e vellutata.
Procedere pesando la polpa ottenuta ed unire allo zucchero, in quantità maggiore del 20% rispetto al peso della polpa, in una pentola. Cuocere per 20-30 minuti a fuoco medio, avendo cura di mescolare durante la cottura raccogliendo bene il composto in fondo alla pentola per evitare che si surriscaldi e si attacchi. Durante la cottura il composto si rassoda e si addensa, per capire quando la cottura è ottimale si può provare a porre un cucchiaio di marmellata su un piattino ed inclinandolo verticalmente verificare che il composto non scivoli verso il basso, se ciò accade è sufficiente continuare la cottura per qualche minuto.
Il segreto per fare la marmellata di mele cotogne e non rovinarla è di aggiungere a questo punto il succo di limone a piacimento e mescolare bene: il gusto aspro del succo di limone contrasta la dolcezza dello zucchero e permette al composto di non ossidarsi.
La marmellata di mele cotogne è pronta per essere travasata ancora calda in barattoli sterilizzati che dovranno essere chiusi ermeticamente, capovolti e lasciati raffreddare.
Varianti alla marmellata di mele cotogne
In alternativa su come fare marmellata di mele cotogne si può preparare la cotognata, una pasta gelatinosa di mele cotogne. Dopo la cottura, il composto può essere posto in una pirofila o in stampini, preferibilmente di terracotta, e lasciata riposare per almeno una settimana, coperta da una rete fitta in modo che il vapore possa allontanarsi. Il composto si staccherà dallo stampo facilmente e dovrà essere lasciato all’aria per ancora una decina di giorni. Il procedimento sarà terminato quando si formeranno i caratteristici cristalli di zucchero sulla superficie.
Come fare la marmellata di rose
Questa è una ricetta davvero romantica e delicata, che voi vogliate fare un regalo oppure servirla insieme a un dessert.
La sua preparazione può sembrare semplice ma in realtà non lo è, perché lo sciroppo deve raggiungere la giusta consistenza, ma se saprete seguire la ricetta passo per passo, otterrete un risultato veramente delizioso e raffinato.
Ricetta marmellata di rose
Per la preparazione di 1 kg di marmellata (3-4 barattoli da 300 ml) vi serviranno:
500 grammi di petali di rosa (coltivate senza insetticidi)
1 limone biologico
500 grammi di zucchero
colore per alimenti (a piacere)
1/1 bustina di pectina (a piacere) e acqua quanto basta.
Lavate i petali di rosa, eliminate la parte bianca all’attaccatura del petalo ed eliminate anche i petali rovinati. Tritate i petali non troppo finemente con una mezzaluna e metteteli in una pentola ampia e larga, come una casseruola. Se non avete fretta, aggiungete la metà dello zucchero e alcune scorze di limone, coprite la casseruola e fate riposare per 2 giorni.
Aggiungete il succo filtrato di un limone, lo zucchero e 250 grammi di acqua (circa un bicchiere); lavorate gli ingredienti con le mani fino a ottenere una sorta di pasta, in questo modo i petali rilasceranno tutto il loro profumo. Il tutto va lasciato sobbollire per 10-20 minuti a fuoco basso. Se lo zucchero dovesse assorbire tutta l’acqua, aggiungetene altra, perché il trucco per come fare la marmellata di rose al meglio è che lo zucchero non deve caramellare ma deve formare uno sciroppo.
I petali vanno scolati e lasciati addensare per pochi minuti, poi rimetteteli nella casseruola con un altro bicchiere di acqua e lasciate bollire fino a che la marmellata non avrà raggiunto la giusta densità (10-15 minuti). Ora potete aggiungere, a piacere, il colorante alimentare.
La marmellata ancora bollente pronta può essere versata in barattoli di vetro sterilizzati in acqua bollente, che vanno chiusi e lasciati raffreddare capovolti in modo da sigillarli sottovuoto. Riponete in credenza i barattoli solo quando le capsule dei coperchi saranno abbassate (esattamente come quelle dei barattoli che comprate al supermercato). Riponete i barattoli in un luogo fresco e non dimenticate di apporre una bella etichetta con la data di preparazione e il contenuto.
Consigli per la marmellata di rose
Importante non utilizzare rose rampicanti perché il loro gusto alla fine della preparazione può essere aspro; scegliete rose dal colore acceso (bianco, rosso o rosa), se non volete utilizzare coloranti alimentari, perché le rose gialle o arancioni vi faranno ottenere una marmellata poco colorata. Raccogliete le rose la mattina presto, perché sono più ricche di vitamine, sali minerali e oli essenziali. Per ottenere una marmellata dal gusto fresco e aromatico, insieme al succo di limone aggiungete il succo di un arancio e alcune foglie di menta fresca o chiodi di garofano.
Varianti alla marmellata di rose
Un’ottima variante di questa ricetta prevede l’aggiunta di mele renette. Le mele vanno tagliate a pezzi di media grandezza e cotti in poca acqua in una pentola diversa; quando le mele cominceranno a sfaldarsi, vanno aggiunte alle rose in cottura per ultimare la preparazione della marmellata.
Questa marmellata è ottima sulle fette biscottate, ma è particolarmente adatta per guarnire semifreddi, gelati o panna cotta.